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Teatro Minimo di Michele Sinisi per gli Open Days a Castel del Monte

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Sala trapezioidale con attore e spettatori (illustrazione: Domenico Tangaro)


Sala trapezioidale con attore e spettatori (illustrazione: Domenico Tangaro)

Quest’anno, ogni sabato, di ogni settimana d’estate comprese tra il 7 luglio e il 29 settembreMichele Sinisi, capocomico del suo Teatro Minimo, con i suoi attori d’avventure teatrali presenta, per gli Open Days a Castel del Monte, alle otto di sera, “Federico II a Castel del Monte”, secondo una sua visione teatrale-storico-letteraria, ai visitatori d’occasione, portandoli – per voce – attraverso le stanze voltate a costoloni, fermandosi in alcune, in prossimità della porta e gridando in modo teatrale: “…Federico? Federico?…”. E’ l’inizio della prima scena, dell’atto primo, delle innovative guide emotive, improvvisate per “introdurre” la nuvola informe dei visitatori occasionali a Federico II, autore ed ideatore del suo Castello in Alta Murgia.

La guida turistica che accompagna i visitatori e gli attori introduce e s’introduce, prima, durante e dopo lo spettacolo, come figura indicante i momenti salienti e topici della vita dell’Imperatore: “…la Bolla Imperiale, unico documento storico rinvenuto sino ad oggi risale al 1240…”. Date, documenti, dettagli storici che invitano ad un viaggio conoscitivo, non fra i libri di una biblioteca, ma fra le ciclopiche mura di pietra del Castello.

Chiave di volta raffigurante il dio greco Pan (illustrazione: Domenico Tangaro)

L’urlo teatrale di Michele Sinisi riappare nell’aria e rimbomba nelle stanze: “…Federico? Federico?…”, mi riporta all’autore dell’architettura, facendomi porre domande spontanee nelle stanze collegate l’una all’altra in cerchio, per tramite di porte di pietra brecciata rossa:“Perché le stanze sono trapezioidali? Perché nella chiave di volta dell’unica stanza a sud è scolpito il volto di un fauno somigliante al Dio greco Pan? Perché ogni stanza è rivolta ad un punto cardinale o ad un suo ottavo intermedio? Perché nel cortile interno, a mezza altezza, è visibile una risega architettonica perimetrale continua?

Le mie conversazioni mentali sono distolte da una voce nuova della compagnia teatrale: “…zero…uno…uno…due…tre…cinque…otto…tredici…ventuno…”. E’ la serie di Fibonacci, matematico alla corte dell’Imperatore. E’ di questi uomini che era composta la corte di Federico II, Stupor Mundi. Stupisce il mondo, il suo mondo, con riflessioni nuove, moderne, libere, indicando nuovi orizzonti filosofici, letterari, artistici, architettonici.

Capitello – Particolare (illustrazione: Domenico Tangaro)

Alla sua corte, si racconta, vi erano, fissi o di passaggio, uomini di lettere che fondarono la Scuola Poetica Siciliana, scuola che Dante Alighieri descrisse come un circolo di poeti provenienti da diverse zone della penisola, soprattutto della Toscana e per i quali la corte di Federico II non divenne soltanto un luogo di ritrovo e di raccolta ma anche luogo di risonanza sovraregionale, consentendo alla scuola poetica di adempiere al compito significativo di precorritrice e antesignana della letteratura italiana.

Un’altra voce teatrale cattura la mia attenzione: “…fu Pier delle Vigne…”. Al sol sentire questo nome m’introduco mentalmente alla  Commedia: “…nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una una selva oscura…”. Rifletto sulla straordinaria contemporaneità di Dante nell’oggi e come il mio pensiero è stato trascinato a tali riflessioni interiori da un’incursione teatrale occasionale nel mio quotidiano.

Penso al valore profondo del Teatro nella vita dell’uomo e della necessità di riproporlo costantemente nella quotidianità dell’uomo contemporaneo, come uno degli elementi strutturanti della cultura del terzo millennio.

(Pubblicato su AmbienteAmbienti.com)

Informazioni sull’autore

Domenico Tangaro - Architetto, pittore, scrittore, vive in Puglia, dove opera come libero professionista nel suo studio di Andria (Ba). Ha ideato molti progetti di Architettura, Urbanistica e Design di grande importanza per la committenza pubblica e privata in Italia visibili nel sito web www.domenicotangaro.it.


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